Presentiamo la prima uscita di questa rubrica dedicata all'Arte e agli artisti contemporanei con ben due autori...iniziamo bene!
Wolfenstein (vincitore del concorso da noi organizzato pochi mesi fa Gli Stolti: visioni d'artista) e Murder Farts collaborano e si ispirano a vicenda, amici nella vita reale e colleghi, si complementano a vicenda lasciando che lo spettatore si perda con piacere nei loro amichevoli battibecchi cromatici.
Spesso i due "giovani" artisti esibiscono le loro opere insieme ed è esattamente il caso di questa mostra, intitolata "Metal Monsters-n-Roll" ospitata al Matrioska in Via Ausoni 47, quatiere San Lorenzo, Roma.
E' una mostra coraggiosa, come tale deve essere oggi chi crea "Arte" oltre i confini delle certezze e dei limiti, senza cadere nel cattivo gusto e senza copiare idee già indagate.
Su un vivido sfondo rosso si animano in una danza alternata le opere di Wolfenstein e di Murder Farts, richiamando l'attenzione di volta in volta su dettagli sempre diversi, sulle sfumature di vita e di poesia che fanno venire proprio voglia di sorridere!
Le lampade artistiche e i meccanismi miracolosi di Wolfenstein trasudano poesia. L'elemento che più colpisce nell'immediato sono i chiaro/scuri avvolgenti e delicati che lasciano trasparire melodie e movimenti semplici e sorprendenti. Dalle aste di metallo forate, ingranaggi, bulloni e lingue di acciaio nascono esseri che si pongono a chi li osserva come fossero bambini gioiosi e curiosi; sembra quasi che siano le sue opere ad osservare lo spettatore. I meccanismi intrappolano la luce e la lasciano traspirare attraverso, donando effetti deliziosi che rimandano a sensazioni pure. I materiali sono incredibilmente ricercati e casuali allo stesso tempo e indubbiamente si nota subito che esiste una visione poetica e un segno assolutamente riconoscibile dell'autore. Vi verrà voglia di avere una lampada Wolfenstein sul vostro tavolo!
Murder Farts è un'esperto manipolatore di materia, attraverso la quale rianima paure ancestrali e le rende tramite il colore, terribilmente Rock!
E' impossibile non sobbalzare dallo stupore,
osservando i piccolissimi zombie miniaturizzati, le venature dei grandi occhi che ti scrutano allegramente e lo sgargiare dei colori vividi.
Il mondo di Murder Farts è fatto di Rock'n'Roll allo stato solido e motori che lasciano immaginare autostrade nel deserto, vento e capelli ingelatinati che non si scomporranno.
Le figure dell'oltretomba sono così empatiche da rendersi credibili e vibranti e il materiale plastico, di cui non rivelerò il segreto della composizione, crea un effetto partcolare che stimola il senso del tatto. Osservate attentamente soprattuto le scene miniaturizzate ricchissime di dettagli e di piccole chicche nascoste.
La mostra sarà aperta fino al 15 Giugno.
Ecco le interviste ai due artisti:
Risponde Wolfenstein
Cosa significa per te l'aggettivo “artistico”? Cosa lo è e
cosa no?
Artistico e tutto ciò che attira l'attenzione, che comunica
emozioni, che faccia sgranare gli occhi o provoca i conati di vomito, non
importa, ma che non lasci indifferente. Murder Farts e' molto artistico, sembra
uscito da un film della Troma.
Cosa hai scritto sulla Carta d'Identità alla voce
Professione?
Aspetta devo controllare....c'è scritto operaio generico, io
aggiungerei disadattato e anacronistico.
Dicci almeno tre artisti tra i tuoi preferiti...
Solo tre??? Robert Williams, Joe Rush, Todd Schorr...non
metto Murder Farts perché non si dichiara un artista.
Se dovessi spiegare cosa fai a una classe di bambini, come lo
faresti?
Bella questa, bambini lobotomizzati dalla scuola, dalla tv,
dai computer e dalla massificazione...vagli a spiegare che raccolgo rottami e
scarti e gli rido' vita sotto altre forme e per un altro uso...mi prendono
subito per un deficiente.
Dove reperisci i tuoi materiali primari?
Recupero il materiale nelle officine meccaniche, nei
carrozzieri, nei recuperi ferrosi, nei mercatini di antiquariato o tramite
amici che hanno elettrodomestici o altro da buttare. Il mio posto preferito e'
un rottamaio che sta a Foggia, quintali di materiale soprattutto datato.
Le tue opere sono in vendita? Attraverso quali canali?
Vendo o scambio le mie opere. Ne ho alcune in conto-vendita
in un bellissimo negozio di Roma, le altre sono esposte su internet e a casa
mia. Ho fatto alcune mostre nella Capitale, a San Salvo (mio paese di origine)
e a Termoli, altre sono imminenti.
C'è mai stata un'opera che ti ha messo in difficoltà in
qualsiasi modo?
Tutte le opere mi hanno messo in difficoltà, in quanto non
parto da zero, ma da materiale già esistente ed elaborato, concepito per altri
usi che io devo riadattare, vari pezzi che devo combinare per avere un
risultato omogeneo, proporzionato, ma soprattutto d'impatto (mica sto
pettinando le bambole). Quindi a livello di lavorazione spesso ci sono
difficoltà, a volte le supero con la testardaggine abruzzese che c'è in me,
altre volte chiedo una mano ad alcuni amici che hanno la pazienza di supportare
i miei progetti strampalati. Ma ho qualche progetto in sospeso da lungo tempo
per mancanza di pezzi idonei, quando troverò quelli che mi soddisfano li
terminerò.
Cosa racchiudono gli occhi delle tue creature?
Questa sarebbe da porre a chi guarda ciò che creo con le mie
mani pelose. Spero che si riesca a vedere la mia passione per ciò che realizzo
e per tutto ciò da cui attingo: musica, arte, cinema, tatuaggi, fumetti,
illustrazione, tutto il weird e bizzarro di cui sono drogato.
Sei innamorato?
Ebbene si, sono innamorato di una bella donna, Linda, che mi
sopporta e supporta, e con cui (incredibile ma vero) sono sposato da tre anni.
E' stata lei a spingermi a mostrare ciò che da 16 anni realizzo, ma tenevo
chiuso in casa, ed e' lei che mi aiuta con alcuni lavori di grafica, che mi dà
alcuni suggerimenti e che ha scattato tutte le foto che ci sono online (grazie
mille Linda).
Che musica ascolti mentre lavori?
La musica e' fondamentale!!! Per concepire, per realizzare e
per mostrare!!! E' il carburante che fa girare il motore della creatività.
Ascolto tutti i generi legati al rock, dal blues primitivo al grindcore, non mi
piacciono quei musicisti che mettono le tecnica in primo piano e l'anima se la
scordano, si ok sai suonare, ma
comunicami qualcosa, fammi muovere il culo. La maggior parte delle idee sono
nate ascoltando musica (ma l'ispirazione viene quando meno te l'aspetti e nei
luoghi più disparati, e purtroppo nei luoghi pubblici si ascolta un sacco di
munnezza confezionata ad ok per la massa), tutte le opere sono state realizzate
con una buona colonna sonora, e tutte le mostre hanno avuto un tappeto sonoro
di rispetto. Non riesco ad immaginarmela un'esposizione muta. Quando io e Marco
esponiamo insieme siamo noi che ci occupiamo del dj set a base di r'n'r, punk,
garage e psychobilly.
C'è qualcosa che proprio non sopporti dell'artista con cui
collabori, Murder Farts?
Odio profondamente Murder Farts, spero che una notte i suoi
mostri prendano vita e lo divorino, come nei migliori film di Romero. Scherzo.
Io e Marco (ndr Murder Farts) ci siamo trovati in sintonia perché abbiamo un modo di pensare e di
vedere le cose simile, ma soprattutto un sacco di passioni in comune che
confluiscono in ciò' che facciamo. Abbiamo fatto dei lavori a quattro mani e a
ruota libera, i premi per il festival Interiora, io ho realizzato la base a
modo mio e lui l'ha elaborata, senza discutere quale sarebbe stato il risultato
finale. E siamo contenti di ciò che e venuto fuori, spero che la cosa vada
avanti. Per quanto riguarda le mostre siamo pienamente soddisfatti. Ciò che non
mi piace e' che chiacchiera troppo, ma forse e' invidia perché io sono di poche
parole.
Descrivici la sua opera che più preferisci...
La sua opera che mi piace di più sta a casa mia, un hot rod
con la carrozzeria a forma di testa di Frankestein di piccole dimensioni, ma
molto curata: verde acido a go-go, kultura kustom e immaginario horror, tutte
cose di cui vado pazzo, ma soprattutto passione e manualità , qualità che
purtroppo sono sempre più minacciate dalla massificazione.
La prossima occasione per vedere le opere di Wolfenstein:
Dal 16 al 22 al Castello di Termoli
(CB), collettiva Senza Filtri.
Contatti:
Email longman1@libero.it
https://www.facebook.com/wolfenstein.art
Risponde Murder Farts
Cosa significa per te l'aggettivo “artistico”?
Cosa lo è e cosa no? Non mi appartiene, è un concetto
relativo, perché qualunque oggetto pensato e creato ha una sua dignità di
essere e non c'è bisogno di catalogarlo come artistico per dargli un valore.
Cosa hai scritto sulla Carta d'Identità alla voce
Professione?
Operaio generico (idraulico).
Secondo te tra gli artisti “classici”, chi è quello più pulp?
Yeronimus Bosch.
Molti artisti del passato si sono ispirati a scene crude,
drammatiche e oscure per i loro capolavori. Secondo te è solo una moda ciclica
o una componente fondamentale della visione artistica dell'essere umano?
Credo che si tratti di un'attitudine dell'individuo a
rappresentare l'aspetto più oscuro del proprio animo perverso.
Non ve le dico, altrimenti non sono più segreti.
Le tue opere sono in vendita? Attraverso quali canali?
In genere amo rapportarmi di persona con l'interessato, per
saggiarne i gusti, dal momento che prediligo produrre pezzi su richiesta, per
tutto il resto c'è il mio blog: http://murderfarts.blogspot.it/
C'è mai stata un'opera che ti ha messo in difficoltà in
qualsiasi modo?
No, perché sono io che do loro la vita, e posso riprendermela
quando voglio!
Zombie, motori, Rock'n'Roll, ossa e cuori pulsanti: come fai
a creare una miscela così vitale e riuscire a legare elementi così
contrastanti?
Non trovo che siano contrastanti, anzi, penso che siano complementari
tra loro, si tratta di un'alchimia data da cinema, musica e fumetti che
compongono il mio background, il tutto speziato da sigarettine yeah yeah.
Sei innamorato?
Follemente.
Che musica ascolti mentre lavori?
Spazio dal punk, al r'n'r, alla psichedelia, dipende da come
mi sveglio la mattina.
C'è qualcosa che proprio non sopporti dell'artista con cui
collabori, Wolfenstein?
Per adesso niente, poi si vedrà...
Descrivici la sua opera che più preferisci.....
Mi piacciono tutte, anzi consiglio caldamente di dare
un'occhiata al suo blog, e poi vi rigiro io la domanda...
Mmmmm....a noi piace la lampada grammofono che oltre a essere un bel pezzo si può anche far girare il piatto con una leva.
Contatti:
Grazie a Wolfenstein e Murder Farts per aver inaugurato questa rubrica.
Wolfenstein e Murder Farts |
Un saluto a tutti e alla prossima intervista a tu per tu con L'Arte degli Stolti.
Simona Moscadelli & Andrea Zeschi
Gli Stolti
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