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Addiopizzo

venerdì 28 giugno 2013

L'Arte degli Stolti - Bernardo Marchetti, la Tempesta oltre la Quiete

napoli mon amour - open arms

Sono in molti a pensare che la fotografia sia una disciplina artistica di serie B... e non è un caso che abbiamo utilizzato proprio le parole “disciplina” e “artistica” insieme. Come molte attività creative gestite attraverso un'attrezzatura tecnologica come è il caso della fotografia appunto, si è soliti ritenere che non ci sia una grande preparazione tecnica dietro e che ormai le macchine fotografiche e persino i cellulari possono fare quasi da soli delle foto spettacolari, modificare l'inquadratura, i colori, la messa a fuoco e persino le facce delle persone. Non a caso se chiedete in giro alle vostre conoscienze sicuramente saranno in molti a presentarsi come fotografi o presunti tali.
 
sacred emily
Partiamo quindi da una definizione basica; un fotografo è un'artista che può vivere o meno di questo lavoro, che non solo conosce come si usa la giusta attrezzatura (e questo si può imparare), ma ha anche in sé una dote artistica innata, come l'abilità di bloccare nel tempo visioni, prospettive, espressioni e di intercettare le giuste composizioni....E questo non è facile! Se siete fortunati al massimo conoscerete un paio di fotografi, non di più.

speculum

Bernardo Marchetti detto “tracina” per la tipica pettinatura che lui stesso sottolinea essere naturale al 100%, ha iniziato a fare foto in viaggio, come accade a molti di noi. La sua autobiografia recità così:
Sono nato a Roma, città in cui vivo da sempre. Ho una inutile laurea in Lingue e Civiltà Orientali e al momento sono diversamente occupato. Non ho mai posseduto una macchina fotografica fino al dicembre 2007, anno in cui ho acquistato la mia prima reflex in vista di un importante viaggio di tre mesi nel Sol Levante. Prima, infatti, mi divertivo a scattare foto con le compatte dei miei amici. Mi sono avvicinato a uno studio più serio della fotografia nel 2009, quando mi sono iscritto al corso di fotografia analogica della Scuola d'Arte e dei Mestieri del Comune di Roma "Ettore Rolli", che ho frequentato per quattro anni.

roma mon amour LXXI - try to make ends meet

venezia mon amour XXV - le poussin d'or
Acquisite le conoscenze basilari, Bernardo ha iniziato a partecipare a dei concorsi ai quali ottiene subito buoni piazzamenti: nel 2012 vince il secondo premio nel concorso nazionale "Wiki loves monuments - Italia" (un concorso fotografico che mira a valorizzare il patrimonio culturale italiano su Wikipedia) con una foto della Galleria Alberto Sordi di Roma.
La foto vincitrice è stata anche selezionata per la versione internazionale, classificandosi quarantaduesima con molta soddisfazione da parte dell'autore.
E pensare che tra tutte le sue foto non è nemmeno una delle nostre preferite!
Di recente Bernardo ha partecipato anche ad alcuni festival indipendenti tra cui il “Festival di Fotografia Indipendente Occhirossi”, al quale ha presentato un progetto fotografico su Sarajevo (LINK). Tra le altre cose è stato uno dei partecipanti in gara al nostro concorso "Gli Stolti: visioni d'artista 2013".

Quello che ci ha colpito della visione di Bernardo è un'insospettabile energia nascosta dietro un mondo esteticamente pacato...ok, ora lo traduciamo con termini umani!
Quando guardi le sue foto in prima analisi sembra che tutto sia immobile, fermo, sospeso...educato ecco! Poi quando le guardi meglio e ti soffermi su un particolare, noti che c'è sempre un elemento che vuole uscire, una stonatura nella perfezione apparente, a volte quasi aggressiva. Vi facciamo un'esempio; prendete i gatti di Bernardo.....le foto sui gatti anche se scattate da fenomeni mondiali alla fine si somigliano un po' tutte. Questi gatti invece sono invece piccoli capolavi artistici:

mykonos mon amour VI - rosie again

  • quello nero è incontenibile, è contento, sta per saltare fuori dalla scena per leccarvi la faccia e chiedervi le coccole o forse per graffiarvi; ecco l'imprevedibilità che scombussola la scena!

    bosnia mon amour XXXIX - coming thro' the rye

  • Il Gatto Bosniaco ( a nostro avviso una delle sue più belle foto) salta fuori miagolando forte ma è bruttino, spettinato, storto ….ha i segni della guerra della miseria ma allo stesso tempo il suo colore il suo essere a metà tra l'arrabbiato, l'indifeso, la voglia di essere solo un gatto ecc. lascia intendere moltissimo sulla sua storia e sulla sua terra.
roma mon amour LXVIII - above them, parades mark the passing of days

self-portrait with a mask


Una foto, come in generale un'opera d'arte non dovrebbe mai prescindere a nostro avviso da un titolo, da un contesto e da una storia, anche se ovviamente siamo sicuri ci saranno persone che la pensano diversamente. Ma questa è l'arte secondo Gli Stolti signori....quindi! :)


roma mon amour LXXXIV - would they be kind enough to comfort me?
 

Ecco l'intervista a Bernardo Marchetti,

Tracina per gli amici:

 

Hai un fotografo famoso preferito?
Ne ho diversi, ma i miei preferiti in assoluto sono due: Diane Arbus e Gregory Crewdson.

Come distingui una semplice foto da una foto “artistica”?
Trovo artistica una foto che riesce a combinare in sé vari elementi, sia tecnici che stilistici, ma soprattutto deve catturare la mia attenzione: se non riesco a staccarle gli occhi di dosso è fatta!

Quale componente tra la Fortuna, la preparazione tecnica e l'ostinazione credi possa servire di più per un artista?
Trovo che la preparazione tecnica sia fondamentale: troppa gente oggi si improvvisa con risultati disastrosi. L'ostinazione dovrebbe andare di pari passo con l'umiltà. Di fortuna, invece, non ce n'è mai abbastanza.

Bianco e Nero o Colore???
Il mondo è già a colori, per cui bianco e nero!
(n.r. detto tra noi le tue foto più belle a nostro avviso sono a colori ;)

roma mon amour LXXXVI - the seagull weeps ‘so long’


Come funziona il tuo processo creativo? La studi prima una foto?
L'aver studiato per diversi anni fotografia analogica mi aiuta molto: scattando su pellicola sei costretto a meditare maggiormente su quello che vuoi fotografare e sul risultato che speri di ottenere. Con la fotografia digitale cerco di fare lo stesso, limitando ad esempio al minimo necessario il numero degli scatti. Lo studio dietro a una foto dipende soprattutto dalle condizioni di ripresa, se in esterno o al chiuso: avere il controllo della luce per me è fondamentale.

Le tue opere sono in vendita? Attraverso quali canali?
Se qualcuno fosse interessato all'acquisto di una mia foto, può contattarmi direttamente tramite il mio profilo flickr  o l'indirizzo email tracina80@gmail.com

chemtrails I


C'è mai stata una foto che ti ha messo in difficoltà in qualsiasi modo?
Sono una persona molto timida e in generale mi trovo sempre in difficoltà quando si tratta di fotografare persone: mi sento come se mi stessi per appropriare di qualcosa che non mi appartiene e provo un vago senso di colpa.

Entro quale limite decidi di non modificare oltre le tue foto in post produzione?
Per me la fotografia digitale senza post produzione non ha senso: il bello è proprio quello! In realtà cerco di non pensare nell'ordine di "limite" alla post produzione: mi fermo quando sono soddisfatto, quando ho ottenuto il risultato che avevo in mente, anche se agli altri potrebbe non piacere l'importante è che piaccia a me.



roma mon amour LI - grateful


Andiamo sul personale...
Sei innamorato?
Alla follia, di uno scienziato pazzo! Mi sostiene in ogni cosa che faccio soprattutto perché sa che ogni giorno devo combattere contro uno dei peggiori mali che affligge l'umanità: la pigrizia.

Che musica ascolti mentre lavori?
Ascolto un po' di tutto, ma spesso in cuffia c'è solo Joanna Newsom. So già che chi leggerà starà pensando: "E chi diamine è Joanna Newsom?".

Ti sei mai autocensurato?
Direi di no. L'unica politica di autocensura che adotto riguarda i bambini, per ovvi motivi. Se mi capita di fotografarli faccio sempre in modo che non siano riconoscibili.

Cosa hai scritto sulla Carta d'Identità alla voce Professione?
Lanciatore di coriandoli.

bosnia mon amour XIV - misterioso e altero

Bernardo Marchetti

 Grazie Bernardo!


Simona Moscadelli & Andrea Zeschi
Gli Stolti

martedì 25 giugno 2013

Tracolline dai colori leggeri

Lavorate e cucite e mano

Chiusura ad alamaro e tracolla regolabile

Dimensioni 20cm x 16cm x 5cm

Prezzo: 30 €












venerdì 21 giugno 2013

Coprispalle di cotone

Coprispalle di cotone lavorati ai ferri


Un accessorio perfetto per ogni occasione: un cocktail al tramonto, un matrimonio d'agosto o una serata sulla spiaggia con gli amici.


Prezzo: 30 €






giovedì 20 giugno 2013

Borsa "Effetto Farfalla"

Borsa in cuoio lavorata e cucita a mano

Manico artigianale in resina sintetica

con inclusioni polimeriche

 

Opera in gara per il

IV Concorso di Artigianato Artistico"Il Sapere delle Mani"

Farfalle di cuoio in rilievo

Chiusura con bottone automatico

 Prezzo: 80 €





mercoledì 19 giugno 2013

Collane omaggio all'Arte

Collane in legno decoupate e dipinte a mano

ispirate all'Arte

 

 Decorate fronte/retro

Vernice protettiva a base d'acqua

Chiusura a nastrino


Omaggio a Klimt. Con ritocchi di foglia d'oro. 25 €
 
Omaggio a Hokusai. 20 €

Omaggio a Picasso. 20 €


Omaggio a Haring. Ritocchi di colori fluo. 25 €

venerdì 14 giugno 2013

Veletta retrò "Edera"

Veletta in stile retrò per acconciature.

 

Cappellino in feltro rigido con mollettine per il fissaggio.

Prezzo 20 €


Coordinabile con: Guantini di Pizzo




giovedì 13 giugno 2013

Scarsella "Strambogatto"

Borsa in cuoio modello Scarsella lavorata e cucita a mano.

Tracolla regolabile, chiusura ad alamaro.

Disponibile in varie combinazioni di colore.

Prezzo 38 €



mercoledì 12 giugno 2013

L'Arte degli Stolti - Metal Monsters-n-Roll: Coraggio, Colore, Luce e Poesia di Wolfenstein e Murder Farts

 
Presentiamo la prima uscita di questa rubrica dedicata all'Arte e agli artisti contemporanei con ben due autori...iniziamo bene!
Wolfenstein (vincitore del concorso da noi organizzato pochi mesi fa Gli Stolti: visioni d'artista) e Murder Farts collaborano e si ispirano a vicenda, amici nella vita reale e colleghi, si complementano a vicenda lasciando che lo spettatore si perda con piacere nei loro amichevoli battibecchi cromatici.
Spesso i due "giovani" artisti esibiscono le loro opere insieme ed è esattamente il caso di questa mostra, intitolata "Metal Monsters-n-Roll" ospitata al Matrioska in Via Ausoni 47, quatiere San Lorenzo, Roma.


E' una mostra coraggiosa, come tale deve essere oggi chi crea "Arte" oltre i confini delle certezze e dei limiti, senza cadere nel cattivo gusto e senza copiare idee già indagate.
Su un vivido sfondo rosso si animano in una danza alternata le opere di Wolfenstein e di Murder Farts, richiamando l'attenzione di volta in volta su dettagli sempre diversi, sulle sfumature di vita e di poesia che fanno venire proprio voglia di sorridere!



Le lampade artistiche e i meccanismi miracolosi di Wolfenstein trasudano poesia. L'elemento che più colpisce nell'immediato sono i chiaro/scuri avvolgenti e delicati che lasciano trasparire melodie e movimenti semplici e sorprendenti. Dalle aste di metallo forate, ingranaggi, bulloni e lingue di acciaio nascono esseri che si pongono a chi li osserva come fossero bambini gioiosi e curiosi; sembra quasi che siano le sue opere ad osservare lo spettatore. I meccanismi intrappolano la luce e la lasciano traspirare attraverso, donando effetti deliziosi che rimandano a sensazioni pure. I materiali sono incredibilmente ricercati e casuali allo stesso tempo e indubbiamente si nota subito che esiste una visione poetica e un segno assolutamente riconoscibile dell'autore. Vi verrà voglia di avere una lampada Wolfenstein sul vostro tavolo!


 


Murder Farts è un'esperto manipolatore di materia, attraverso la quale rianima paure ancestrali e le rende tramite il colore, terribilmente Rock!
E' impossibile non sobbalzare dallo stupore,
osservando i piccolissimi zombie miniaturizzati, le venature dei grandi occhi che ti scrutano allegramente e lo sgargiare dei colori vividi.
Il mondo di Murder Farts è fatto di Rock'n'Roll allo stato solido e motori che lasciano immaginare autostrade nel deserto, vento e capelli ingelatinati che non si scomporranno. 
Le figure dell'oltretomba sono così empatiche da rendersi credibili e vibranti e il materiale plastico, di cui non rivelerò il segreto della composizione, crea un effetto partcolare che stimola il senso del tatto. Osservate attentamente soprattuto le scene miniaturizzate ricchissime di dettagli e di piccole chicche nascoste.


La mostra  sarà aperta fino al 15 Giugno.


Ecco le interviste ai due artisti:

Risponde Wolfenstein




Cosa significa per te l'aggettivo “artistico”? Cosa lo è e cosa no?

Artistico e tutto ciò che attira l'attenzione, che comunica emozioni, che faccia sgranare gli occhi o provoca i conati di vomito, non importa, ma che non lasci indifferente. Murder Farts e' molto artistico, sembra uscito da un film della Troma.

 Cosa hai scritto sulla Carta d'Identità alla voce Professione?
Aspetta devo controllare....c'è scritto operaio generico, io aggiungerei disadattato e anacronistico.

Dicci almeno tre artisti tra i tuoi preferiti...
Solo tre??? Robert Williams, Joe Rush, Todd Schorr...non metto Murder Farts perché non si dichiara un artista.

Se dovessi spiegare cosa fai a una classe di bambini, come lo faresti?
Bella questa, bambini lobotomizzati dalla scuola, dalla tv, dai computer e dalla massificazione...vagli a spiegare che raccolgo rottami e scarti e gli rido' vita sotto altre forme e per un altro uso...mi prendono subito per un deficiente.

Dove reperisci i tuoi materiali primari?
Recupero il materiale nelle officine meccaniche, nei carrozzieri, nei recuperi ferrosi, nei mercatini di antiquariato o tramite amici che hanno elettrodomestici o altro da buttare. Il mio posto preferito e' un rottamaio che sta a Foggia, quintali di materiale soprattutto datato.

Le tue opere sono in vendita? Attraverso quali canali?
Vendo o scambio le mie opere. Ne ho alcune in conto-vendita in un bellissimo negozio di Roma, le altre sono esposte su internet e a casa mia. Ho fatto alcune mostre nella Capitale, a San Salvo (mio paese di origine) e a Termoli, altre sono imminenti.

C'è mai stata un'opera che ti ha messo in difficoltà in qualsiasi modo?
Tutte le opere mi hanno messo in difficoltà, in quanto non parto da zero, ma da materiale già esistente ed elaborato, concepito per altri usi che io devo riadattare, vari pezzi che devo combinare per avere un risultato omogeneo, proporzionato, ma soprattutto d'impatto (mica sto pettinando le bambole). Quindi a livello di lavorazione spesso ci sono difficoltà, a volte le supero con la testardaggine abruzzese che c'è in me, altre volte chiedo una mano ad alcuni amici che hanno la pazienza di supportare i miei progetti strampalati. Ma ho qualche progetto in sospeso da lungo tempo per mancanza di pezzi idonei, quando troverò quelli che mi soddisfano li terminerò.

Cosa racchiudono gli occhi delle tue creature?
Questa sarebbe da porre a chi guarda ciò che creo con le mie mani pelose. Spero che si riesca a vedere la mia passione per ciò che realizzo e per tutto ciò da cui attingo: musica, arte, cinema, tatuaggi, fumetti, illustrazione, tutto il weird e bizzarro di cui sono drogato.

Sei innamorato?
Ebbene si, sono innamorato di una bella donna, Linda, che mi sopporta e supporta, e con cui (incredibile ma vero) sono sposato da tre anni. E' stata lei a spingermi a mostrare ciò che da 16 anni realizzo, ma tenevo chiuso in casa, ed e' lei che mi aiuta con alcuni lavori di grafica, che mi dà alcuni suggerimenti e che ha scattato tutte le foto che ci sono online (grazie mille Linda).

Che musica ascolti mentre lavori?
La musica e' fondamentale!!! Per concepire, per realizzare e per mostrare!!! E' il carburante che fa girare il motore della creatività. Ascolto tutti i generi legati al rock, dal blues primitivo al grindcore, non mi piacciono quei musicisti che mettono le tecnica in primo piano e l'anima se la scordano, si ok sai suonare,  ma comunicami qualcosa, fammi muovere il culo. La maggior parte delle idee sono nate ascoltando musica (ma l'ispirazione viene quando meno te l'aspetti e nei luoghi più disparati, e purtroppo nei luoghi pubblici si ascolta un sacco di munnezza confezionata ad ok per la massa), tutte le opere sono state realizzate con una buona colonna sonora, e tutte le mostre hanno avuto un tappeto sonoro di rispetto. Non riesco ad immaginarmela un'esposizione muta. Quando io e Marco esponiamo insieme siamo noi che ci occupiamo del dj set a base di r'n'r, punk, garage e psychobilly. 

C'è qualcosa che proprio non sopporti dell'artista con cui collabori, Murder Farts?
Odio profondamente Murder Farts, spero che una notte i suoi mostri prendano vita e lo divorino, come nei migliori film di Romero. Scherzo. Io e Marco (ndr Murder Farts) ci siamo trovati in sintonia perché abbiamo un modo di pensare e di vedere le cose simile, ma soprattutto un sacco di passioni in comune che confluiscono in ciò' che facciamo. Abbiamo fatto dei lavori a quattro mani e a ruota libera, i premi per il festival Interiora, io ho realizzato la base a modo mio e lui l'ha elaborata, senza discutere quale sarebbe stato il risultato finale. E siamo contenti di ciò che e venuto fuori, spero che la cosa vada avanti. Per quanto riguarda le mostre siamo pienamente soddisfatti. Ciò che non mi piace e' che chiacchiera troppo, ma forse e' invidia perché io sono di poche parole.

Descrivici la sua opera che più preferisci...
La sua opera che mi piace di più sta a casa mia, un hot rod con la carrozzeria a forma di testa di Frankestein di piccole dimensioni, ma molto curata: verde acido a go-go, kultura kustom e immaginario horror, tutte cose di cui vado pazzo, ma soprattutto passione e manualità , qualità che purtroppo sono sempre più minacciate dalla massificazione.

La prossima occasione per vedere le opere di Wolfenstein:
Dal 16 al 22 al Castello di Termoli (CB), collettiva Senza Filtri.

Contatti:
Email longman1@libero.it
https://www.facebook.com/wolfenstein.art




Risponde Murder Farts




Cosa significa per te l'aggettivo “artistico”?
Cosa lo è e cosa no? Non mi appartiene, è un concetto relativo, perché qualunque oggetto pensato e creato ha una sua dignità di essere e non c'è bisogno di catalogarlo come artistico per dargli un valore.





Cosa hai scritto sulla Carta d'Identità alla voce Professione?

Operaio generico (idraulico).

Secondo te tra gli artisti “classici”, chi è quello più pulp?
Yeronimus Bosch.

Molti artisti del passato si sono ispirati a scene crude, drammatiche e oscure per i loro capolavori. Secondo te è solo una moda ciclica o una componente fondamentale della visione artistica dell'essere umano?
Credo che si tratti di un'attitudine dell'individuo a rappresentare l'aspetto più oscuro del proprio animo perverso.

Quali sono i segreti delle tecniche che utilizzi?
Non ve le dico, altrimenti non sono più segreti.

Le tue opere sono in vendita? Attraverso quali canali?
In genere amo rapportarmi di persona con l'interessato, per saggiarne i gusti, dal momento che prediligo produrre pezzi su richiesta, per tutto il resto c'è il mio blog: http://murderfarts.blogspot.it/

C'è mai stata un'opera che ti ha messo in difficoltà in qualsiasi modo?
No, perché sono io che do loro la vita, e posso riprendermela quando voglio!

Zombie, motori, Rock'n'Roll, ossa e cuori pulsanti: come fai a creare una miscela così vitale e riuscire a legare elementi così contrastanti?
Non trovo che siano contrastanti, anzi, penso che siano complementari tra loro, si tratta di un'alchimia data da cinema, musica e fumetti che compongono il mio background, il tutto speziato da sigarettine yeah yeah.

Sei innamorato?
Follemente.
 
Che musica ascolti mentre lavori?
Spazio dal punk, al r'n'r, alla psichedelia, dipende da come mi sveglio la mattina.

C'è qualcosa che proprio non sopporti dell'artista con cui collabori, Wolfenstein?
Per adesso niente, poi si vedrà...

Descrivici la sua opera che più preferisci.....
Mi piacciono tutte, anzi consiglio caldamente di dare un'occhiata al suo blog, e poi vi rigiro io la domanda...
Mmmmm....a noi piace la lampada grammofono che oltre a essere un bel pezzo si può anche far girare il piatto con una leva.

Contatti:



Grazie a Wolfenstein e Murder Farts per aver inaugurato questa rubrica.

Wolfenstein e Murder Farts
Un saluto a tutti e alla prossima intervista a tu per tu con L'Arte degli Stolti.
  

Simona Moscadelli & Andrea Zeschi
Gli Stolti

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