Ci siamo imbattuti telematicamente per caso nelle opere di Loberg, in particolare in questa (vedi sotto) "Lisca di Pesce" e subito ci siamo soffermati a osservarla.
Il primo particolare che abbiamo notato è stato il materiale: ossa e colore!
Sulle tecniche di riutilizzo dei materiali di scarto troverete fiumi di parole, quindi non ci soffermeremo su questo argomento, anche perché ci siamo presto accorti che in questo caso il vero protagonista era la trasformazione della materia piuttosto che il semplice riciclo di per sé.
In ogni caso, questa visione ci ha spinto a dover approfondire la sua conoscenza e così lo abbiamo seguito fino a risalire al suo autore.
Colore e Ossa, giochi di contrasti che fanno prendere vita alla materia staccandosi da una macchia per vitalizzare le "creature" di Loberg; semplici, efficaci...eloquentissime!
Queste opere si presentano da sole e di un nuovo mondo di visioni antiche fatto di frammenti che come un puzzle gigante si incastrano insieme alla perfezione.
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Lisca di pesce |
Lorenzo Bergamaschi in arte Loberg entra così a far parte del mondo dell'Arte degli Stolti!
Nativo di Parma, evidentemente influenzato e colpito dalla natura e dalla ricerca di qualcosa che andasse oltre la Materia fine a sé stessa, inizia la sua carriera artistica proprio con queste combinazioni tridimensionali che ricongiungono l'Arte con la Realtà.
Curiosando poi nella sua produzione ci siamo imbattuti nelle sue tipiche figure ad incastro che qualcuno ha definito persino "POP".
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senza titolo |
Premettendo che chi ha voglia e tempo può andare a vedersi il significato della Pop Art su qualsiasi libro di storia dell'Arte, diciamo subito che qui di Pop (popular) non c'è nulla, anzi i contenuti tendono a volare verso altre dimensioni, altre forme di vita e altre verità. Ci ha colpito subito la perfezione degli incastri e la rigososa allegria del bianco e nero.
Poi...eccolo, in primissimo piano un messaggio...
Cosa vorranno dirci queste creature? E' un alfabeto? Sono delle Rune?
Ecco, la prima domanda da porre all'artista era già pronta!
....ma per sapere la risposta dovrete leggere l'intervista a Loberg (vedi dopo!)
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monologo |
Il fatto che a noi è sembrato rilevantissimo è che in fondo in fondo il contenuto fosse del tutto indifferente, ovvero che pur parlando una lingua di segni per noi incomprensibili queste opere d'arte comunicano con estrema forza.
Così, come i messaggi dai contenuti liberatori si creano uno spazio fuoriuscendo dal colore piatto del fondo, gli incastri si esplicano nei significati profondi della mente e delle esperienze reali di Loberg che condivide con noi trasportandoci sulla sua astronave terrestre.
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autoritratto |
In fondo, cosa c'è di più perfetto dell'esistenza stessa? Basta guardarsi attorno, nella natura, nel ritmo della vita o in una semplice passeggiata nei boschi per ritrovare pace e risintonizzarsi con l'universo.
E' esattamente questa essenza che ci colpisce delle opere di Loberg; sembrano essere semplici, facili, quasi casuali. Poi "meditandole" si ritrova che come il loro essere sempre in rilievo, hanno oltre a una larghezza e a un'altezza, anche una profondità che, udite udite, è variabile, a seconda del punto da cui si guarda.
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Sul pianeta rosso |
Naturalmente non ci stiamo riferendo solo allo spessore fisico dei circuiti e delle ossa o dei materiali da riuso utilizzati, ma più che altro al delicato invito di Loberg a provare la stessa sensazione fluida delle sue creazioni.
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Demoni |
Noi non siamo nemmeno sicuri che l'artista se ne renda conto perfettamente.....ma del resto essere creativi signica anche a volte lasciarsi guidare un po da una "mano invisibile" per proiettarci in qualche dimensione astratta che poi alla fine ci sembrerà familiare. Ci siamo
subito innamorati di queste "faccette" che ti guardano invitandoti oltre
il confine dell'ovvio, dei monologhi incomprensibili dei pasti
ambivalenti che si possono leggere in un modo o nell'altro, della
predominanza del caldo Rosso e dei messaggi in codice che vengono
dall'universo o dal passato, o forse solo da noi stessi.
Passiamo la parola a Loberg con la sua intervista:
Sull'Arte
Iniziamo subito con un esempio
pratico...dicci un opera famosa che per te è assolutamente
rappresentante della categoria Arte e un'altra opera famosa che
invece non lo è.
"Il giardino delle delizie" di Bosch. Su cosa non è arte non so
rispondere ma Lodola a me non piace per esempio.
L'Arte ha dei limiti o dei confini
di “decenza” secondo te?
No e non li deve avere.
Ti riconosci in un movimento artistico
regionale? Ti confronti con altri artisti della tua zona?
No, non mi riconosco in nessun
movimento e non mi confronto con nessuno.
Secondo te è verosimile che un
artista moderno non sia in grado di fornire una spiegazione o un
contenuto di una propria opera? Cioè è possibile che un artista
sia completamente inconsapevole del proprio operato?
Completamente no, un minimo deve
essere in grado di dare spiegazioni sul perchè fa certe cose anche
se a volte può essere difficile.
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senza titolo |
Sul tuo lavoro
Riesci a descrivere il momento in cui
per la prima volta hai pensato di unire delle ossa per creare un
quadro?
Sinceramente non mi ricordo, ma
probabilmente vedendole mi è balenato in mente di provare ad
utilizzarle per comporre forme e la cosa mi è piaciuta.
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senza titolo |
Quanto è fondamentale per il tuo
lavoro l'influenza scientifica, preistorica e etnografica?..e come
si integra con l'aspetto più fantascientifico dei tuoi “alieni”?
Sono cose che mi appassionano e
inconsciamente le trasmetto a quello che faccio, senza pensarci più
di tanto. Non ha un importanza fondamentale ma le mie creazioni
diventano così. Sono indubbiamente attratto dal
mistero e questo è presente sia nel passato che nel futuro.
Hanno un significato specifico le rune
che compaiono nei tuoi dipinti?
Non sono rune anche se gli
assomigliano, magari qualche simbolo può esserlo ma casualmente è
capitato di scriverla. Non significano nulla, lascio libera
interpretazione a chi guarda "l'opera", le scrivo sempre a
caso inventandole al momento, anche se a volte si ripetono. Mi piace
quest'idea di incomprensibile, esoterico...magari un giorno mi studio una sorta
di "alfabeto"...
Le tue opere sono in vendita?
Attraverso quali canali?
Si, sono in vendita su internet, alle
mostre, o a chi capiti di vederle...
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antipasto misto |
Andiamo sul personale
Sei innamorato?
No, non sono innamorato.
Cosa hai scritto sulla Carta d'Identità
alla voce Professione?
Operaio.
Cosa ti consola nei momenti di
sconforto?
Farmi forza e trovare una soluzione
per rimediare.
In quale città (o su quale pianeta)
vivrai tra 20 anni?
Non so, ma penso che rimarrò in questa
zona...magari in Lunigiana...
Ecco i link per vedere tutte le opere di Loberg e contattarlo:
Ringraziamo Loberg e vi salutiamo in attesa del prossimo artista per "L'Arte de Gli Stolti"!
Simona Moscadelli e Andrea Zeschi