|
dipinto su tipi |
|
untitled |
Iniziamo questa recensione con una
domanda a bruciapelo: quanti Indiani d'America (o Nativi se
preferite) vi è mai capitato di conoscere e quanti tra questi erano
addiruttura artisti? in quanti casi tra questi poi, avete potuto
scoprire che tutte le definizioni conosciute di Indiano e di Artista
sono veramente riduttive?
Beh a noi
"Stolti" è capitato... anzi a dirla tutta è stato John
a trovare noi, passeggiando per il centro di Roma.
Ma andiamo con ordine; John Blackbird pittore, regista, produttore e creativo si trova attualmente in Italia per
accompagnare i suoi quadri in mostra e si è imbattuto nella
nostra Bottega, attirato dalle nostre shoppers, ci ha poi invitato ad
andare a vedere la sua esposizione romana al "Kombeer" e noi ovviamente
lo abbiamo fatto!
|
untitled |
Come ci
hanno insegnato i più tradizionali studi antropologici, per alcune
etnie l'Arte conserva ancora oggi un aspetto essenzialmente sociale,
per cui si fa in un certo modo condiviso perchè tutto il gruppo ci
si riconosca. La figura dell'artista un po' stravagante che si immerge
nei suoi pensieri astratti dipingendo con la tavolozza tavanti a uno
scenario surreale, non è certo il modo in cui un'occidentale si
immaginerebbe un nativo Cree delle Pianure canadesi (parliamo di una zona nord occidentale di Sackatchewan in
Canada).
Immagine
comune per noi Italiani, giusto?
...Bene
Non potrebbe essere una supposizione più sbagliata!
John,
che in verità ormai da anni si muove per l'Europa per diffondere le
usanze e la cultura del suo popolo, è un artista che con tanto di
tavolozza dipinge il suo mondo col suo punto di vista personalissimo,
provocatorio e assolutamente unico.
Non
è certo questa la sede per ripercorrere tutto il drammatico cammino
della colonizzazione del continente americano che ha prodotto le più
o meno note Riserve, ovvero aree riservate alle tribù indigene, in
cui secondo la "logica ferrea" del secolo passato dovevano
permettere ai Nativi di vivere esattamente come prima dell'arrivo
degli Europei...come se niente fosse successo!
Sappiamo
tutti come è andata a finire purtroppo e l'unica cosa certa è che
dopo decenni di smarrimento, era ora che la verità fosse diffusa e
raccontata a tutti, soprattutto nel caro e vecchio continente.
|
untitled |
Chiusa
la parentesi etnografica doverosa e necessaria, torniamo a parlare di
John.
Chiacchierando
con lui e osservando i suoi quadri è impossibile non notare il suo
profondo legame con la sua cultura tradizionale certo, ma soprattutto
sono le influenze moderne, l'attualità e la freschezza delle
immagini a colpire l'osservatore. L'arte di John è un sincretismo,
una nuova creazione che unisce e ricrea, segna e divide, trasforma e
ribadisce attraverso colori semplici, elementari, essenziali come i
sentimenti che suscita. Un'esplosione di forme e concetti in bilico
tra l'Arte Rupestre e la Pop Art magistralmente shakerate e ricreate
in uno stile così genuino che non assomiglia a nessun altro.
|
Four Tipi's in the Happy Hunting Grounds |
L'unione
delle usanze, l'incomebenza politica, il contatto con la natura
autentica, il giusto posto degli animali, le armi che sono strumenti
e simboli, sono corredo e fulcro di un modo di fare Arte veramente interessante a nostro avviso.
|
untitled |
Come ogni artista della storia anche John è figlio dei suoi tempi e amplifica la sua vita, la sua famiglia e quello che vede intorno a se.
Imbattersi nella sua versione (assolutamente asciutta) del romanissimo Colosseo immerso in uno scenario da prateria, con la Luna e i verdi pascoli, fa pensare a come un'immagine canonica e stra-utilizzata, può essere rivoluzionata e caricata di nuovi significati.
E' la storia di Roma antica che è entrata a far parte della vita privata di John o è l'artista a immaginare uno scenario surreale che non è mai esistito? (tra l'altro il Colosseo non è mai stato circondato da verdi pascoli nemmeno 2000 anni fa, ma non diciamolo a John!).
|
The Colosseum in the Happy Hunting Grounds |
Non crediamo che abbia veramente importanza conoscere la risposta a questa domanda, perchè in fondo poi ognuno può vedere ciò che vuole ed è proprio questo il privilegio dell'osservare l'Arte!
|
The Five Wolf Brothers |
Le Costellazioni sono un altro elemento fondamentale della natura umana, della Terra, della vita in generale e della tradizione indiana (detta all'Europea).
Le Stelle, quelle del Cielo, riempiono le sue bandiere americane (ricordiamo che John ha passaporto canadese, non degli Stati Uniti) reintegrate della parte di storia volutamente oscurata.
Parlando con l'autore è evidente che considera la sua etnia come quella veramente americana in senso lato e che in quanto portavoce di una così detta minoranza etnica, ci tiene a ribadire l'ordine esatto delle cose...e a dirla tutta noi siamo completamente d'accordo co lui!
|
untitled |
Ci piace molto fondere in modo creativo punti di vista, luoghi e ricordi con coloro che hanno viaggiato moltissimo nel mondo e osservando la lunga treccia nera di John non possiamo far altro che ripercorrere territori lontani e suoni che sono più vitali che mai anche attraverso le sue opere.
Ora però passiamo la parola a John Blackbird con la sua intervista...
|
Orion |
Riguardo l'Arte
L'Arte salverà il Mondo?
Si, l' Arte e l'amore per l'Arte.
Esiste qualcosa che l'Arte non può esprimere?
Stavo per rispondere di getto Si, ma ripensandoci l'arte può esprimere persino il nulla.
Secondo la tua tradizione culturale, cosa è artistico e cosa non lo è?
Per i Nativi, prima di tutto l'Arte è sacra ed è un'attività che dev'essere eseguita con rispetto e conoscenza...l'Arte per noi richiede un protocollo specifico. In generale, si deve chiedere un permesso per fare Arte, ma anche per tenere un discorso, raccontare una storia, danzare e naturalmente anche per dipingere le nostre facce come gli antichi guerrieri.
|
Indian Crossing |
Sul tuo lavoro:
|
Ghost Dancer |
Dove dipingi? Preferisci gli spazi aperti o al chiuso?
Dipingo dove posso trovare tranquillità, pace e spazio. Prima di lasciare il Canada, facevo "house sittng" nella casa di mio fratello, quando lui e sua moglie erano fuori per lavoro, e dipingevo nel salotto, molto luminoso, con uno stereo vicino.
Ho dipinto anche nel garage di casa mia, nei giorni di sole, ipod a portata di mano, musica a cannone...all'aperto non dipingo molto, ho bisogno di isolarmi quando lavoro...per concentrarmi sul pezzo; penso che ciò su cui stai lavorando meriti il rispetto della concentrazione, merita amore, l'arte comunica con te e tu hai bisogno di ascoltare quello che ti sta dicendo sulla prossima cosa da fare. Quando dipingo penso anche a qualcuno che possa apprezzare l'opera.
Abbiamo notato che usi solo determinati colori primari come il rosso, il blu, il verde e così via...c'è una ragione? (Perché non usi il viola? Noi lo adoriamo!)
Gli Antenati e gli Anziani della mia Nazione Cree, hanno detto che noi avremmo dovuto usare questi colori, i colori della medicina tradizionale, per mantenere i colori semplici il più possibile. "Mantieni le tradizioni", hanno detto a me e ai miei conterranei. Io sono un Cree delle Pianure e la nostra gamma di colori è basica, specialmente se considerate quello che possiamo reperire in natura.
|
Powerful Dream Pony |
E' impossibile non paragonare i tuoi dipinti con l'Arte Rupestre dei nativi. Chi ti ha insegnato o dove hai appreso lo stile tradizionale?
|
untitled |
Ho imparato i fondamenti di base, ma ho anche studiato altre discipline come lo story telling, il cinema e la scrittura...quando dipingo cerco di onorare gli indiani dei vecchi tempi che sono stati catturati dall'esercito americano, nel 1880 circa, quando loro non volevano andare nelle Riserve. A questi indiani fu detto di disegnare su carta le loro vite, le scene d grandi battaglie, la vita quotidiana, le cerimonie e i miti. Prima di questo, quando vivevano liberi, gli indiani di una volta disegnavano il loro modo di vivere sulle pelli di bufalo o sui tipi (n.r. abitazione tradizionale dei nativi del Nord America) nei quali vivevano; questo era chiamato winter count, che poi abbiamo stampato, ma era al contrario, raccontando gli eventi dell'anno passato, non dei giorni futuri. Questo è quello che i sogni sono per noi, noi sognamo ciò che potrebbe accadere.
Mi piace che abbiate descritto il mio lavoro come Pop Art e Rock Art (n.r. in italiano Arte Rupestre), sono lieto perché volevo essere considerato come esponente di entrambe e onorare gli indiani dei vecchi tempi che fecero la prima arte maestra, quando erano prigionieri dell'esercito americano e gli furono dati i libri maestri e gli fu detto di disegnare la loro vita nelle pianure.
Come possono fare gli italiani a comprare le tue creazioni? Rimarrari per molto in Italia?
Sono a Roma fino al 2 luglio, la bellissima gente italiana può inviarmi un'email: crowblackbird@gmail.com anche solo per salutare e discutere di arte.
|
West |
|
East |
Andiamo sul personale:
Sei innamorato?
Si, amo le mie figlie.
Come ti descriveresti tra vent'anni?
Spero di stare seduto in una veranda sul lago, scrivendo e dipingendo, bevendo tè, di sottofondo il suono dei miei futuri nipoti che giocano.
|
The Elk |
Sappiamo che sei un attivo promotore della cultura e delle tradizioni Cree. Potresti spiegarci la tua attività in breve?
Io sono un Cree ed è naturale che sia un promotore della mia gente. Sono appassionato della nostra musica e danze. Le trovo edificanti ed ispiratrici. Mi sono seduto davanti ai tamburi e ho sentito la loro vibrazione e le voci dei cantanti trasportare e salire, il movimento della musica è sopra la tua testa ed è come se la canzone sia sospesa a mezz'aria mentre tu sei davanti ai tamburi...questo è quello che cerco di fare con il cuore, per essere parte di questa musica che si libra nell'aria, mentre sono seduto al pow wow drum (n.r. momento spirituale in cui un gruppo di indiani suona tutti insieme un grande tamburo).
Sei una persona religiosa?
|
Man in Motion |
Direi che sono più una persona spirituale.
sono anche un insegnante della medicina tradizionale e questo non c'entra molto con la religione, ma più con l'aiutare sé stessi, allenare il proprio stile di vita, l'auto determinazione e l'equilibrio personale.
Lasceresti il tuo paese per una città europea? Quale?
Ho pensato di stabilirmi a Roma. Ora ho alcuni amici qui e il clima è di mio gradimento.
Lascia un messaggio per la razza umana che sarà letto tra 5000 anni.
Vita è Arte e Arte è Vita.
|
Un autoscatto di John Blackbird in giro per l'Italia |
Ringraziamo John per averci dato la possibilità di confrontarci con una persona così lontana, ma così vicina a noi. Un saluto a tutti e al prossimo articolo de
L'Arte degli Stolti ;)
Simona Moscadelli e Andrea Zeschi
Gli Stolti
Accessori tra Arte e Artigianato
Via Santa Maria de' Calderari 25 00186 Roma (zona via Arenula)
dal mar. al sab. dalle 10:30 alle 19:30 orario continuato
tel. 06 9558 4326
www.glistolti.com
Negozio Online:
glistolti.shopmania.biz
Pinterest:
http://www.pinterest.com/glistolti/