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Papa Ratwitter 2 |
Insaziabili
come non mai, Gli Stolti vi vogliono condurre su strade poco
battute dai fan del mondo artistico. Di solito si è portati a
credere che esista una specie di classifica nell'Arte, per cui certe
produzioni come la pittura e la scultura siano più degne di altre
forme di espressione artistica, un po' snobbate dalla loro sorella
maggiore e molto spesso a torto (aggiungiamo noi!). E' proprio per
dare spazio a una pluralità di mezzi di espressione che vi
presentiamo “La Vignetteria” di Antonio Fiorino; “Non si fanno
ordinazioni, il servizio è scortese ma veloce” recita l'intro del
suo blog e vi possiamo assicurare che dopo soli tre minuti dalla
diffusione di una notizia qualsiasi è già pronta una vignetta
briosa sull'argomento!
Verrebbe
da chiedersi come lavora oggi un vignettista che non abbia raggiunto
la fama di quelli più blasonati in Italia come Vauro o Forattini,
anche perchè per molti non è affatto chiara la differenza che
esiste tra l'essere un vignettista puro che si occupa di satira e un
disegnatore che fa caricature.
Sapreste
definire le differenze?
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L'evoluto padano |
Partiamo come sempre da qualche punto fermo: con la satira si esprime
la realtà, tra un sorriso e una riflessione, attraverso una
performance o un'azione (o nel nostro caso un disegno) nel quale
vengono esagerate alcune carettistiche fisiche o comportamentali dei
personaggi ritratti per esaltare dei contenuti del fatto accaduto o
del personaggio scelto.
Naturalmente
il “Soggetto” per eccellenza per la satira è la politica.
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Le ultime parole |
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Abbandonali anche tu |
Antonio
lo sa bene perchè come ricorda a tutti sulla sua “Vignetteria”,
lui applica l'art.21 della costituzione italiana, per cui tutti
possono manifestare liberamente il proprio pensiero.
Semplice,
direte voi se si è un grafico con notevoli doti di
disegnatore...infatti!
Il
Viaggio nel mondo delle vignette è senza tempo, sempre attuale e
pungente. L'irritazione è una reazione possibile alla lettura così
come una risata; non esiste una sola chiave di lettura, come non
esiste una sola prospettiva e a volte forse non è nemmeno necessario
essere a conoscenza di tutti i fatti di cronaca del mondo per capire
a fondo una vignetta....o forse no?
Esplorando
il mondo di Antonio Fiorino ti assale l'idea forte e chiara che ciò
che manca in larga parte nella nostra società è l'educazione
civica; si avete capito bene.....intendiamo proprio come nozioni di
base sulla convivenza sociale e politica, perchè se tutti ne fossero
dotati sicuramente non risulterebbe così “audace” l'indignazione
di autori di satira come Antonio!
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La Batteria |
Bisognerebbe
essere distaccati dal mondo per non rimanere toccati in qualche modo
da alcune vignette come quella intitolata "Consegne Esattoriali" o "L'Evoluto Padano". La realtà è gonfiata, smembrata, riassimilata e
razionalizzata ed è così che ci fa sorridere e poi annuire
consapevolmente con la testa, lasciandoci un po' più pieni e meno
evasivi sui problemi che riguardano tutti noi.
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Consegne esattoriali |
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Accordi |
Noi
concordiamo pienamente con l'autore che vogliamo citare “...senza
satira non si può vivere, è l'ultimo baluardo di democrazia, la
vera opposizione ad un goveno.” (leggi intervista di seguito).
Oltre
al talento ci vuole coraggio e fermezza...complimenti Antonio!
Antonio
Fiorino collabora con la webagency Estrogeni di Roma, grafico free
lance e Cuoco per diletto, cura il suo blog
Lavignetteriadiantoniofiorino.blogspot.it
aggiornatissimo almanacco di cronaca, satira e poesia. Da esplorare
con cura...
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Zulu |
Ecco a voi l'intervista ad Antonio Fiorino
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Imperi |
Quando un fumetto può
essere considerato Arte?
Il fumetto è sempre una forma
d'arte. Alle volte è solo un taglio su una tela, altre volte è un
quadro di Caravaggio.
Quale componente tra la Fortuna, la
preparazione tecnica e l'ostinazione credi possa servire di
più per un artista?
Credo la fortuna. Io ad esempio sono
sfigato, non ho una grande preparazione tecnica e sono poco
ostinato.
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The Joker |
Quando una vignetta ha bisogno del colore e quando
del bianco e nero?
Io non scelgo di colorare o di lasciare una
vignette in bianco e nero perché ho bisogno di esprimere qualcosa in
particolare. A me piace il bianco e nero. Mi piacciono le vignette in
bianco e nero. Sembrano più vignette.
Quale sarà il
futuro della satira a fumetti?
Se dipendesse solo da quella
che faccio io, catastrofica. Ma ci sono talmente tanti artisti validi
che ha sicuramente un bel futuro. Senza satira non si può vivere, è
l'ultimo baluardo di democrazia, la vera opposizione ad un
goveno.
Le tue opere sono in vendita? Attraverso quali
canali?
Venderei le mie opere solo per un offerta
irrinunciabile, siccome non arrivano preferisco regalarle a chi mi sta
simpatico.
Hai dei “maestri” di riferimento a cui ti
ispiri?
Moltissimi. La verve satirica di Vauro è geniale, ma
ce ne sono molti altri in giro che sono bravissimi. Il mio primo
mito è stato Jacovitti e lo è ancora, poi crescendo ne sono
arrivati tanti altri.
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1000 papaveri rossi |
C'è mai stato un fatto di cronaca su
cui volevi fare una vignetta satirica, ma poi per motivi etici hai
preferito non farlo?
Non mi sono mai posto il problema, quando
riesco a tirare fuori una lettura comica di un argomento che
mi stimola non mi faccio paranoie etiche. Ho sentito dire in giro che
la satira non è offendere facendo ridere, ma far sorriderere
riuscendo anche a far riflettere.
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Gli astenuti |
Ci vuoi raccontare una
tua esperianza in particolare nel campo editoriale cartaceo?
Non
ho avuto molte esperienze editoriali, su un giornale locale di Orvieto pubblicavo delle strisce mensili di Mimmo Istrice, mezzo
terrone e mezzo romano, lavoratore precario fisso. Ogni sua avventura
era una nuova esperienza di lavoro che si scontrava con il
suo carattere un po' spigoloso...
Andiamo sul personale:
Sei innamorato?
Si...anche domani.
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Caso chiuso |
Che sogni fai
la notte?
Ho un sacco di canali...faccio zapping.
Hai
delle piccole manie?
Mi piace spennare i polli e cucinarli...no scherzo, mi piace cucinare e li compro già spennati. Anche perché
la mia compagna piangerebbe per tutto il tempo della
preparazione.
Cosa hai scritto sulla Carta d'Identità alla
voce Professione?
Libero professionista precario, grafico,
vignettista e un po' cuoco.
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Antonio Fiorino, autoritratto |
Grazie mille ad Antonio per essersi fatto intervistare ed aver partecipato a questo progetto.
Al prossimo articolo con L'Arte degli Stolti!
Simona Moscadelli & Andrea Zeschi
Gli Stolti